CHI È SERGI TORRES

Quando chiedono a Sergi chi è Sergi Torres, solitamente risponde “ancora non lo so, continuo a indagare cosa vuol dire essere Sergi Torres e cosa vuol dire essere un essere umano”. Nasce a Barcellona (nel dicembre 1975) e attualmente condivide la sua esperienza di auto-indagine.

 

Dopo essersi dedicato per 10 anni al lavoro di fisioterapista, lascia la sua professione per ascoltare la sua chiamata interiore. Oggi offre discorsi e seminari in quelli che chiama incontri, consapevole del fatto che le parole non servono a esprimere la verità, ma per invitare le persone a incontrarla da sé, dentro sé stessi.

 

Attualmente organizza un ciclo mensile di incontri nel Teatro La Villarroel di Barcellona e viene invitato a congressi, incontri e conferenze in Europa, America Latina e Stati Uniti. Collabora con una rubrica nel programma radio “L’Ofici de viure” (Catalunya Radio), diretto e presentato da Gaspar Hernández.

Océano Ámbar pubblica “Un ponte verso la Realtà” (2009), le Edizioni Presencia “Saltare nel Vuoto” (2014) e le Edizioni Urano “Mi accompagni?” (2017) e una nuova edizione di “Un ponte verso la Realtà” (2017). David del Rosario dirige e produce il film “Io Libero, un viaggio nell’istante presente”, che ruota intorno al messaggio di Sergi.

 

La sua proposta e le sue idee puntano a un chiaro invito a renderci consapevoli di quanto siamo legati alle nostre credenze e ai nostri punti di vista, e della possibilità di superare tutto ciò al fine di riscoprire la vera natura dell’essere umano.

 

“La maggioranza di noi crede di essere qui per migliorare o cambiare il mondo. Tuttavia, ho scoperto di non essere nato per cambiare qualcosa del mondo, ma per imparare ad amarlo tutto.”

Presentando Sergi:

“Potrei presentare Sergi Torres come un rappresentante del nuovo paradigma, un paradigma che include sempre più persone di tutto il pianeta con una concezione diversa della vita. Un paradigma senza buoni né cattivi, senza vittime né colpevoli. Però preferisco presentarlo in un altro modo: Sergi Torres è, semplicemente, quello che è. Non c’è trucco e non c’è inganno, con Sergi. Quello che vedi in Sergi, questo è lui. In più di dieci anni ho conosciuto molti maestri spirituali, anche internazionali, e, anche se Sergi non pretende di essere un maestro spirituale ⎯proprio per niente⎯, è senz’altro uno dei più coerenti. I suoi gesti e le sue parole sono un riflesso della sua luce.

Questo è ciò che vedo in Sergi: luce. Tanta luce, che a volte abbaglia. Luce, amore, tenerezza, umiltà e onestà.

 

Un giorno mi disse che non faceva la promozione delle sue conferenze perché non voleva “creare” nella gente “la necessità” di seguirle. Per quanto mi riguarda, questa risposta ci dice molto di come è fatto questo piccolo grande uomo. E ci fa anche capire la sua idea di unità: non desidera per gli altri ciò che non desidera per sé stesso. Siamo tutti uno. Siamo tutti Sergi. E che fortuna, essere tutti Sergi!”

 

– Gaspar Hernández